Social Network per Non-Profit: Errori e Strategie

20 maggio 2021 di
Nicola Alessandro Scoppio

Social sì o Social no? Come gestire la Presenza sulle Piattaforme Social

Non sei presente sui social media? Allora non esisti!” Quante volte hai sentito questa frase?

Questa logica è tanto vera, quanto non complessa da concepire: è innegabile che chi insegue il profitto deve sfruttare anche il potere dei social.

Ma possiamo dire la stessa cosa per social network per Non-Profit?

Chi ha come scopo un benessere sociale può avere un beneficio considerevole dall’uso dei social?

La risposta è molto semplice e categorica: …assolutamente sì!

I social network per le non-profit permettono di creare un’ampia rete che può trasformarsi in un bacino di collaboratori e donatori.

Ma partiamo con ordine. Prima dobbiamo capire quali sono gli errori più comuni da non commettere sui social e quali i passi corretti da seguire per una corretta gestione della tua Non-Profit sui social network.


Quali sono gli Errori più comuni che le Non-Profit commettono sui Social Network?

Partiamo dall’errore più deleterio che una organizzazione può commettere: l’atteggiamento snobistico nei confronti dei social network. Spesso vengono ritenuti mezzi di comunicazione inferiori o non utili nei confronti della causa o dei progetti che si portano avanti. Nulla di più sbagliato! Se vuoi far conoscere la tua associazione o il tuo progetto, accendere un faro su un problema, propagandare una mobilitazione, oggi devi necessariamente passare attraverso dei canali di comunicazione digitale, e i social sono proprio quel mezzo che ti serve. Non per niente, per esempio, i bandi pubblici prevedono sempre la spesa da dedicare alla comunicazione.

Secondo errore comune è la ricerca disperata di raccogliere fondi e porre questo obiettivo come unico e primario scopo dei social network. Anche in questo caso l’approccio è sbagliato. Lo scopo dei social è quello di creare community, fare rete, creare interazioni. Non sono il mezzo per una campagna di raccolta fondi. Al massimo questo può essere un cospicuo ritorno, una volta creata la community.

Un altro errore generico è quello di usare diversi brand o identità sui social senza averne una ufficiale. L’associazione deve agire e interloquire solo attraverso la propria pagina ufficiale, in modo da evitare confusione nei followers che rischiano così di disperdersi.

Ultimo, ma più comune sproposito, è quello di considerare la presenza social dell’associazione alla stregua di una normale pagina aziendale, senza un piano editoriale con una strategia appropriata, ben diversa da quelle di una attività con scopo di lucro. Questo si concretizza spessissimo facendo gestire la comunicazione da una web-agency non specializzata in marketing sociale, da un socio con poca esperienza, o da un addetto stampa con poche competenze digitali.

Come farsi trovare sui motori di ricerca?

Come far sì che le persone parlino di noi sui social network?

Bisogna essere interessanti e d’aiuto, e bisogna esserlo su base regolare.

Joe Pulizzi, esperto marketing

Cerchiamo di capire quale può essere la strategia vincente da adottare sui social affinché la tua ONP ottenga un community solida, interessata e coinvolta. Ovviamente sempre con la responsabilità di un’etica digitale.


Quale Strategia adottare per una Corretta Presenza sui Social Network per una Non-Profit?

Innanzitutto stabilisci degli obiettivi chiari. Spesso ci si iscrive ad un social senza avere un’idea precisa di ciò che si vuol ottenere. Avere una presenza mal gestita, o non gestita affatto, è assolutamente controproducente.

Quasi la totalità delle persone è presente sui social network e dunque pare ovvio che questi diventino il luogo nel quale incontrare, dialogare, coinvolgere i nostri sostenitori. Attraverso l’engagement dai credibilità alla tua associazione, ma al contempo anche solidità alla strategia comunicativa.

Devi ricordare che le tue azioni e i tuoi progetti potrebbero essere già online grazie al passaparola, sia sui social che nei blog. Questa presenza non deve essere ignorata, anzi devi interagire in maniera ufficiale con chi parla già di voi.

Rivolgendoti anche a coloro che già conoscono le tue attività puoi allargare la cerchia di sostenitori e dunque ampliare la community. Inoltre in questo modo raccogli una serie di dati interessanti circa il coinvolgimento attivo della tua fanbase e cogliere l’apprezzamento o la critica. Tutto ciò ti tornerà utile quando dovrai proporre un nuovo progetto!

Scrivi qualcosa che valga la pena di essere letto o fai qualcosa che valga la pena di essere scritto.

Benjamin Franklin

I social offrono una grandissima opportunità: conquistare un angolo di web e svolgervi conversazioni interessanti. Prendi le piattaforme social come un’opportunità per proseguire attraverso il dialogo la tua mission. Lanciare su Twitter un hashtag di discussione, mostrare infografiche esplicative, citazioni adeguate, sono azioni che possono accrescere la brand awareness, se riprese da parte dei follower,.

Utilizza fotografie vere, storie vere, raccontate la vita della tua associazione. Questo ti renderà più trasparente agli occhi degli utenti, ma non solo… ti permetterà di osare e sperimentare nuove forme di community. Sai che una fotografia ben fatta con un copy accattivante cattura di più l’attenzione. Quindi perché non provarci?

Infine prova a strappare un sorriso. È vero le associazioni spesso affrontano un contesto difficile dove di idilliaco vi è davvero poco o nulla. Però questo non vuol dire creare una comunicazione triste, pesante e noiosa. Anzi forse dovresti proporre il lato positivo anche nelle difficoltà. In questo modo, se l’altro si sentirà coinvolto emotivamente, entrerà in connessione con te.


Facebook Ads può essere utile?

Grazie a Facebook Ads è possibile andare a creare delle pubblicità a pagamento mirate e efficaci che permettono così di raggiungere in modo abbastanza preciso e proficuo i beneficiari della tua azione e il contesto di riferimento. La pubblicità programmatica su Facebook infatti permette con dei bassi livelli di spesa di raggiungere dei benefici e dei risultati davvero sorprendenti. Le campagne su Facebook sono strutturate in modo gerarchico e permettono di andare a colpire anche la domanda latente raggiungendo gli utenti potenziali.


Conclusioni: Ottimizza la Tua Presenza

I social network sono un veicolo potentissimo per le ONP. Una presenza efficace richiede obiettivi chiari, autenticità e coinvolgimento. Creare una community solida e coinvolta è possibile con una strategia ben definita.

Ricapitoliamo:

  1. Stabilisci Obiettivi Chiari: Definisci i tuoi scopi per una gestione efficace dei social media.
  2. Crea Community: I social sono per costruire relazioni, non solo per raccogliere fondi. Concentrati su interazioni e coinvolgimento.
  3. Unifica l’Identità: Usa una pagina ufficiale per evitare confusione e disperdimento di followers.
  4. Piano Editoriale Mirato: Crea un piano editoriale basato su una strategia specifica, diversa da quella aziendale.
  5. Comunicazione Autentica: Utilizza foto e storie autentiche per mostrare la vita dell’associazione. Sperimenta diverse forme di comunicazione.
  6. Ottieni Coinvolgimento: Crea contenuti interessanti che stimolino conversazioni e coinvolgimento. Rispondi a chi già parla di te online.
  7. Comunicazione Positiva: Nonostante le sfide, comunica in modo positivo. Mostra il lato luminoso anche nelle difficoltà.
  8. Sfrutta Facebook Ads: Utilizza pubblicità mirate su Facebook per raggiungere i beneficiari e gli utenti interessati.

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